queridisimas niñas V , aca va otro pedacito mio, lo que les escribo aca lo lei en un libro hace ya algunos años, y cuando lo lei, senti que era mio, que era muy "Paula", habla de lo que siento, de lo que soy, y lo expresa con las palabras justas...
El otro dia, mientras tiraba algunas cosas(tira -tira-day) encontre un cuaderno en donde habia escritas cosas mias y en el dia 24 de julio del 2005, copie estas partes de ese libro.....hoy quiero que las lean ustedes, porque soy yo...y mucha gente mas, que a veces es dificil de entender... capaz, asi...quin sabe....
del libro "Sprecata" de M. Hornbacher
"...in un certo senso, volevo guarire. Ma c'era l'altra faccia della medaglia. La conoscenza che aquisivo di me stessa mi spavento a morte. L'ordine sconosciuto al quale mi avvicinavo sembro piu pericoloso del disordine che conoscevo. E quando lasciai Lowe House, e mi ammalai piu di quanto avessi mai creduto possibile, fu ancora piu triste, perche lo feci con la consapevolezza orribile e salda di essere stata vicinissima alla salute e di essermi ritirata per paura..."
"...Molte donne soffrono di disturbi dell'alimentazione principalmente perche hanno paura di diventare adulte, una paura tale, che farebbero di tutto per evitarlo..."
"...per guarire, a posteriori, mi accorgo di aver fatto una cosa semplicissima: un atto di fede, e l'atto di fede è questo: devi credere, o almeno far finta di credere finche non ci credi davvero, che sei abbastanza forte da affrontare la vita. I disturbi dell'alimentazione, a qualsiasi livello, sono una stampella, ma sono anche una malattia e una dipendenza e sono senza dubbio un modo di evitare la sofferenza banale, quotidiana, irritante della vita. I disturbi dell'alimentazione ti forniscono un piccolo dramma privato, si alimentano del desiderio di un'esaltazione costante, tutto diventa vita o morte, tutto è terribilmente sublime o devastante. E distraggono. Non hai bisogno di pensare alle piccolezze del mondo reale, non resti incastrata nella noia della vita normale, con i suoi conti e i suoi fallimenti. Questa grandiosita nasconde, e neanche troppo bene, la paura fondamentale di essere inghiottita dal mondo nell'istante in cui ci entri. Evidentemente è una paura enorme, altrimenti non ti daresti tanto da fare per cercare di lasciarlo e sicuramente non in una maniera cosi protratta nel tempo. La paura è anche paura di te stessa, una paura duplice a contradittoria. Da un lato è paura di non essere all'altezza e dal altro paura, forse piu forte, di essere all'altezza e quindi di avere la responsabilita di compiere azioni veramente grandi. Crescendo ho sempre avuto la sensazione che per me essistessero solo 2 possibilita: diventare grande in qualche campo, oppure impazzire ed essere un completo fallimento. A casa mia non esistono vie di mezzo."
"la domanda piu importante almeno per me, fu: Come faccio a decidere che voglio vivere?"
"Diedi alla vita un periodo di prova di 6 mesi, dicendo che una volta trascorsi, se avessi voluto veramente, avrei potuto ammalarmi di nuovo..."
"...Ho imparato a comprendere quel vuoto invece di temerlo e di combatterlo ostinandomi nell'inutile tentativo di riempirlo..."
"...la perdita è incredibile, la sofferenza profonda, ma alla fine, dopo tanto tempo e piu fatica di quanto avessi mai creduto possibile, c'è un momento in cui diventa piu facile...c'è alla fine il lasciarsi andare...."
"...mai, nel breve tempo di un giorno, il frutto matura e la pianta fa il frutto..."
...el cuerpo es una armadura y para podersela sacar hay que estar listos, preparados para enfrentar el afuera...sin miedos, con coraje...hay que...LASCIARSI ANDARE....(como en el tango!!)
las quiero simpre y cada vez mas...
Pau.